VI SVELO COME APPRODARE AL MONDO ENERGY

Perché l’Energy è un settore chiave

La questione energia è nodale nella vita di ognuno di noi, oggi più che mai, pertanto occuparsene vuol dire avere a che fare con un settore, come quello dell’Energy, centrale per il presente e il futuro, soprattutto in chiave di transizione ecologica e di consumo responsabile.

Di come si evolve il lavoro di chi opera in campo Energy e, quindi, della ricerca e selezione del comparto parliamo con un profilo di primo piano e lunga esperienza, Desiré D’Errico, HR Business Partner in Edison.

D’Errico, infatti, fa parte della HR Leader Community targata INTOO, network di professionisti delle risorse umane attivi nei più importanti settori del mercato, disponibili a contribuire alla crescita professionale di chi desidera guardare in modo strategico al proprio percorso di carriera.

D’Errico, è possibile approdare all’Energy provenendo, professionalmente parlando, da altri settori?

Certo perché l’interdisciplinarietà è un fattore rilevante per questo settore, è un momento in cui l’iper-specializzazione nell’Energy non è più sufficiente, o meglio è un pre-requisito fondamentale su alcuni ambiti (in progettazione impiantistica, ad esempio, o per alcune professioni verticali). Ma le variazioni del contesto di mercato, l’alta volatilità e le difficoltà nell’approvvigionamento delle componenti mettono a rischio deadline e progetti e bisogna essere pronti ad agire e pensare ”out of the box”,  mettere in campo creatività e resilienza nell’affrontare un futuro incerto e imprevedibile: in questo senso la nicchia non funziona.

Il mondo bancario ad esempio ha competenze e professionalità molto interessanti per le attività di gestione del mercato commodity e dei rischi sottesi, dove è richiesta una forma mentis quantitativa modellistica ed una preparazione econometrica, impregnata di matematica finanziaria. Rivestono interesse anche figure con esperienze commerciali provenienti dalle telecomunicazioni, che hanno già vissuto grandi cambiamenti e hanno raggiunto una certa maturità d’approccio nella vendita retail e sulla customer experience digitale.

Il settore Energy offre opportunità anche ad altre figure professionali?

Il settore Energy offre poi opportunità per un’ampia gamma di profili professionali pur provenienti da altri settori, come ad esempio: profili che si sono occupati di smart cities e rigenerazione urbana, che hanno gestito grossi appalti nel campo delle costruzioni, project engineers e project managers con esperienza di progettazione e realizzazione impiantistica  e di infrastrutture, ricercatori  sui sistemi di accumulo e batterie, business developers, esperti di gestione delle catene di distribuzione carburanti (preziosi per lo sviluppo della distribuzione GNL o anche per il settore dell’’e-moiblity) o, per citare posizioni sempre untili nelle staff corporate,  specialisti nel controllo di gestione, analisti di gestione del rischio, legal da multinazionali quotate, figure con esperienza e competenze nel campo della sostenibilità, della regolazione, della normativa ambientale della gestione del permitting e degli iter autorizzativi etc…

La crisi energetica sta inoltre riportando l’attenzione sullo sviluppo del nucleare, vale la pena iniziare a riflettere su tecnologie di ultimissima generazione nel merito (SRM) e, in generale, puntare a essere game changer tecnologici sul lungo termine.

Non dimentichiamo però che il nostro Paese ha compreso l’importanza del gas naturare e in particolare del GNL quale combustibile indispensabile per supportare in modo sostenibile la transizione energetica ed ecco che sono ricercatissime figure con esperienza di negoziazione di contratti di approvvigionamento gas in contesti internazionali, figure esperte di shipping, logistica marina e bunkeraggio.

La logistica del GNL e l’infrastruttura di supporto sono infatti molto complesse, si utilizzano vettori marini per il trasporto del GNL, servono rigassificatori e depositi costieri anche di piccola taglia; sono quindi sempre più richieste professionalità che richiedono conoscenze variegate, insieme contrattuali, logistiche, gestionali, economiche, relazionali, commerciali, ingegneristiche…

Qual è la caratteristica che la induce a non prendere nemmeno in considerazione una candidatura?

La rigidità, la resistenza al cambiamento, il bisogno di processi ordinati e stabili perché il mondo Energy non funziona così. Ciò che è davvero essenziale, al di là ed in aggiunta  alle competenze hard, è non sedersi davanti ai problemi, ma avere una genuina spinta imprenditoriale personale all’azione e alla propositività, non limitandosi al proprio compito. E’ essenziale provare a mettersi in gioco e cogliere le opportunità, aprendosi al confronto costruttivo con le giovani generazioni…

In azienda abbiamo programmi di fertilizzazione intergenerazionale, “cross generation bridge” che sono strumenti molto potenti a questo riguardo, perché aiutano il match tra l’approccio desideroso e fresco dei ragazzi e l’esperienza dei più maturi e l’arricchimento è reciproco: infatti i senior  si fanno guidare nell’allenamento all’uso delle nuove tecnologie digitali da giovani digital sherpa.

Cosa l’ha spinta a far parte di HR Leader Community e, dunque, a conoscere persone che vorrebbero entrare nel suo settore? Ci svela qualcosa di ciò che dirà loro?

La fiducia nella squadra INTOO, che conosco e stimo. Appena sono venuta a conoscenza del progetto ho aderito subito perché mi fa piacere dare il mio contributo nel sostenere chi è interessato ad esplorare un mondo come l’Energy così affascinante e centrale nella vita quotidiana di tutti e vuole verificarne la compatibilità con il proprio profilo, le ambizioni, i desideri e i propri valori.

Il settore Energy avrà sempre più bisogno di competenze eterogenee, capaci di leggere ciò che non c’è ancora, servono visionari intelligenti e responsabili, curiosi e capaci di esplorare qualcosa che non era stato considerato, con una voglia indefessa di imparare, mettendosi costantemente alla prova in un mondo connesso, volatile e in repentino cambiamento.

Dal suo speciale osservatorio, come vede trasformarsi la ricerca e la richiesta di profili e professionalità?

Il settore Energy vive uno sviluppo tecnologico, una volatilità e una complessità mai visti prima; il dinamismo è sorprendente e animato da una ricerca continua, dall’attenzione all’innovazione spinta e, contemporaneamente, dal senso di responsabilità ambientale e sociale, che è il senso più profondo e autentico dell’evoluzione.

In questo momento il comparto è assetato di competenze tecnico-ingegneristiche,  congiunte a capacità di visione del futuro e nel contempo alla lettura consapevole del contesto attuale. La vera chiave è integrare competenze diverse, essere menti flessibili, allenate, agili perché il contesto si manifesta come imprevedibile, incerto, in rapido e costante cambiamento. La sfida nella sfida, per chi si affaccia al mondo Energy, consiste nel non farsi intimorire o, peggio, piegare dall’incertezza, dal continuo rimettere in discussione le soluzioni e le scelte, ma anzi esserne motivati.

Ci aiuta con una lettura sui trend del comparto e un consiglio sulle skills più ricercate?

Le hard skills sono chiaramente fondamentali e necessarie perché la tecnologia progredisce in ricerca e sviluppo a velocità importante. Oggi, ad esempio, è nodale conoscere a fondo la tecnologia di generazione energetica da fonti rinnovabili, ma si sta anche rivalutando il gas metano come vettore della transizione ecologica a minor impatto ambientale; comincia un interessante sviluppo dei geen gas (biogas, bio-GNL), mentre siamo ai primi albori dell’idrogeno (ancora troppo costoso). In questo quadro, reso ancora più complesso dagli impatti del conflitto russo-ucraino sulla disponibilità di gas in Europa, svolgerà un ruolo chiave di orientamento la tassonomia europea e mondiale.

È un momento di grande capienza e ricettività del mercato Energy, insomma…

Assolutamente, con la volatilità che stiamo affrontando, operatori di mercato capaci ed efficaci sono preziosi come l’acqua, sono infatti molto ricercate tutte le professionalità della gestione operativa del mercato: commodity traders, esperti di structuring e pricing commodity, analisti di rischio sono risorse preziose per i player del comparto che possono fare la differenza nel contesto che stiamo affrontando.

Sempre importanti le figure di gestione delle operations, per l’impiantistica power, termo, idro e rinnovabili, così come figure di business development di nuovi progetti anche da green field rispetto alle nuove tecnologie di generazione di cui parlavamo prima, che sappiano coniugare competenze industriali e capacità di relazione con le Autorità, con i partner e con gli stakeholder dei territori su cui insisteranno le nuove realizzazioni impiantistiche ed infrastrutturali.

Altro ambito professionale in forte sviluppo e in cui il settore Energy offre molte opportunità è il digitale a servizio della vendita della commodity, della strutturazione e gestione di servizi smart e supportivi al cliente, affinché amministri in modo intelligente i consumi.

Ulteriore macro trend di settore è lo sviluppo e fornitura di servizi di efficienza energetica, dall’installazione del piccolo impianto fotovoltaico domestico o di caldaie intelligenti o di pompe di calore o di illuminazione a led che efficientano i consumi domestici,  alla realizzazione di un progetto di efficientamento energetico industriale su più ampia scala, per arrivare ai programmi di rigenerazione urbana di interi quartieri cittadini, frutto di progettualità complesse e partnership articolate.


Cos’è la HR Leader Community targata Intoo

Una community di professionisti di spicco del mondo HR in continua espansione che, attraverso attività di mentoring di mercato e simulazioni di colloquio, condivide conoscenze e visioni sui principali trend ed evoluzioni dell’industry di riferimento e aiuta a rafforzare in maniera efficace e strategica l’attività di networking. INTOO sviluppa e innova continuamente i propri percorsi di consulenza di carriera con il contributo specialistico della propria rete di professionisti.

Chi è Desiré D’Errico

Laureata in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano, con un Executive Master in People Management & Organization conseguito al MIP – Politecnico di Milano, attualmente D’Errico opera presso uno dei più grandi operatori del settore Energy in Italia nel ruolo di HR Business Partner per le Divisioni Gas&Power Portfolio Management & Optimization, Gas Assets e per la Direzione ICT.

Oltre 20 anni di esperienza interamente maturati nella famiglia professionale HR, dove ha curato tutti gli aspetti della vita professionale dei dipendenti (ricerca, selezione, contrattualistica normativa del lavoro, tematiche sindacali, formazione, sviluppo professionale, workforce planning e costo del lavoro, sviluppo organizzativo, mobilità interna e internazionale, retirement plans, new ways of working, engagement surveys, welfare aziendale).

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