L’importanza della riqualificazione professionale attraverso l’aggiornamento continuo

riqualificazione professionale

di Marilù Anaclerio /

Intervista a Roberto Savini, CEO di Quadrifor in occasione della vittoria – di concerto con INTOO – del premio come miglior progetto formativo dell’anno per la Categoria Responsabilità Sociale

Prodotto formativo con un’attenzione sociale tesa a non disperdere il patrimonio di conoscenze e competenze al termine del percorso lavorativo, ma utile per dare nuovi stimoli dopo il pensionamento, anche in ambito di volontariato no profit”.

Questa la motivazione letta il 7 settembre scorso, in occasione della consegna del primo premio – per la categoria Responsabilità Sociale – durante la serata di Premiazione del Prodotto Formativo dell’anno 2017, organizzata da ESTE e dalla Rivista Persone&Conoscenze.

A vincerlo, Quadrifor (società di formazione per i Quadri del settore Terziario che opera a livello nazionale) con il corso ideato insieme ad INTOO dal titolo: Personal Branding: una sfida senza età, rivolto ad un target anagrafico di over 55.

Roberto Savini è il CEO di Quadrifor e a lui chiediamo di spiegarci brevemente di cosa si occupa l’Istituto che rappresenta.

Quadrifor è un Istituto bilaterale di origine contrattuale (contratto del Terziario, Distribuzione e Servizi) che progetta e realizza iniziative formative per il Middle Management delle Imprese di questo settore. La nostra proposta è in tutto e per tutto parte del welfare contrattuale. Il nostro scopo è costruire un’offerta formativa, per i quadri delle aziende iscritte all’Istituto, coerente con le complessità e le esigenze proprie del comparto del Terziario, attraverso un pacchetto gratuito per le persone, perché viene finanziato dalle aziende e dai quadri stessi con un importo annuo complessivo di €75 per ogni quadro iscritto.

Qual è stata l’evoluzione dell’offerta formativa di Quadrifor?

Io sono arrivato in Quadrifor alla fine del 2012 e, in quell’anno, l’offerta formativa si concretizzava unicamente nel Catalogo (con 48.000 quadri iscritti e 9.000 aziende). Ad oggi l’offerta è arrivata a spaziare dal catalogo, ai progetti interaziendali, aziendali, all’e-learning, agli eventi formativi. Tutto questo con un numero di iscrizioni che ha superato le 60.000 unità e più di 13.000 aziende clienti. Chiudiamo di fatto l’anno con un totale di 5.400 persone che hanno preso parte alle nostre attività  formative.

Come riuscite a costruire un pacchetto formativo adeguato ai bisogni concreti della platea che di volta in volta vi trovate davanti?

Su questo la missione di Quadrifor è duplice.
Da un lato si tratta di costruire un’offerta coerente con le problematiche che i Quadri si troveranno ad affrontare e per rispondere alla quale lavoriamo in partnership con società di formazione, selezionandole in base alle loro competenze specifiche, (abbiamo 215 titoli a catalogo, 30 interaziendali, oltre ai corsi aziendali che sono customizzati sulle specificità ed esigenze del cliente).
Dall’altro, c’è una missione legata alla evoluzione della cultura formativa delle persone e dei loro ruoli. Si tratta, quindi, di andare a identificare i contenuti più idonei a colmare eventuali gap di competenze, sia gestionali che legati all’evoluzione tecnica. E, da questo punto di vista, i titoli più richiesti sono quelli che toccano i temi delle soft skills, del project management, della innovazione e della digital transformation. In particolare su quest’ultimo argomento, focus dell’approfondimento formativo diventa il tema dell’identificazione delle competenza più adatte a cogliere l’opportunità che la digital economy offre.

Qual è a suo avviso l’approccio che ad oggi le aziende hanno rispetto al tema della formazione?

Per comprenderlo al meglio, dobbiamo partire da un dato. Il 76% delle imprese nostre iscritte ha al suo interno meno di 4 quadri. Per lo più si tratta, quindi, di PMI che, quasi sempre, decidono di investire su formazione che investe su un fabbisogno di breve periodo e molto meno su esigenze di medio-lungo termine.
Attraverso la formazione, dobbiamo riuscire a far fare loro quel salto di qualità che permetta di uscire da una dimensione di “corto raggio”, dando ai lavoratori e alle loro aziende gli strumenti per diventare competitivi anche sul mercato globale, indipendentemente dalle dimensioni. La cultura professionale e la formazione sono, infatti, centrali per il miglioramento di tutte le organizzazioni.

Che tipo di offerta formativa presenta Quadrifor?

I Quadri hanno la possibilità di fruire di quattro corsi di formazione l’anno di due giorni, oppure due corsi di formazione ed un percorso articolato in più giornate. Inoltre possono partecipare a 10 corsi in e-learning (anche in inglese). Ci sono, poi, i corsi aziendali che hanno per lo più come target le aziende di medio-grandi e grandi dimensioni e che possono anche prevedere anche interventi di consulenza per identificare più puntualmente le esigenze formative dell’impresa richiedente. Poi lanciamo anche progetti interaziendali che hanno maggiore flessibilità rispetto ai corsi a catalogo.

E di corso interaziendale si parla nel caso del progetto formativo sul tema del Personal Branding sviluppato di concerto con INTOO e che ha vinto il primo premio nella categoria della Responsabilità Sociale. Come è nata l’idea e la scelta di INTOO come partner dell’iniziativa?

L’idea è nata da una mia riflessione sull’importanza del tema, maturata in anni di esperienza come Direttore HR d’ Azienda. Mi sono confrontato con Cetti Galante (AD di INTOO) ed abbiamo studiato e lanciato insieme il progetto. Il fine era quello di rendere i partecipanti consapevoli dei loro gap sul tema in oggetto e degli obiettivi da raggiungere, nonché degli strumenti e delle competenze necessarie per mettere a frutto il loro bagaglio di conoscenze ed esperienza, in altri ambiti professionali.
Ho scelto INTOO, in quanto società leader sul tema della riqualificazione professionale, collegata non solo al tema della transizione lavorativa, ma anche a quello dell’aggiornamento continuo che migliora l’employability delle persone all’interno del contesto in cui operano.

cetti galante

Come si è articolato il momento formativo?

Il percorso di seminari proposto sul tema del Personal Branding come sfida senza età – e rivolto ad un target anagrafico di over 55 –  si è articolato attraverso quattro corsi che hanno approfondito tematiche relative all’ attività imprenditoriale, alla consulenza, al no profit, alla valorizzazione della propria identità professionale per la costruzione efficace del proprio continuum professionale.
Il corso ha avuto talmente tanto successo che ci ha ci è stato chiesto di replicarlo.

Che cosa lega il concetto di Personal Branding a quello di Responsabilità Sociale d’Impresa?

L’idea di fatto nasce con in sé caratteristiche che appartengono alla Responsabilità Sociale, perché va ad approfondire tematiche che sono di aiuto per chi si trova in una situazione di “bilico professionale”o prematuramente fuori dal processo produttivo, consentendo loro di rimanerne all’interno, valorizzando ed integrando il know how acquisito. Questo si ottiene, andando ad integrare il loro bagaglio di competenze tecnico-gestionali con quegli strumenti necessari all’ adeguamento ad un mercato del lavoro sempre più dinamico, liquido e competitivo.
Tra gli obiettivi di Quadrifor vi è, infatti, sia quello di far diventare più competitive le imprese, che di rendere i Quadri parte attiva di questo cambiamento.

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