SPOPOLA IL DIBATTITO SULLA SETTIMANA CORTA

Lavorare meno, con la settimana corta, è più producente?

Lavorare quattro giorni a settimana è la proposta di Intesa Sanpaolo ai propri dipendenti. Una notizia che è risultata deflagrante e sorprendente a livello comunicativo. Possibile? Può il taglio delle ore di lavoro incrementare veramente la produttività? Quali sono i criteri per misurarla? Non più, quindi, i canonici 5 giorni di lavoro per un totale di 37,5 ore, ma uno in meno, a parità di stipendio.

La prima banca del Paese, che ha oltre 74mila lavoratori in Italia e 96mila a livello globale, si prepara a fare da apripista, anche se è ancora aperta la trattativa con i sindacati sulla flessibilità degli orari lavorativi. La scelta del giorno “libero”, allo stato attuale della discussione, potrebbe essere volontaria e ci sarebbe la possibilità di variare le giornate lavorate nel corso della settimana corta, dal lunedì al venerdì, d’intesa con il proprio responsabile.

La settimana corta in Europa

Se per l’Italia è una notizia sorprendente, in Europa il tema non solo anima il dibattito, ma è diventato realtà entro molti confini. Qualche giorno fa Londra ha annunciato di aver supportato il progetto firmato dal centro di ricerca Autonomy e dalla Ong 4 day week global, un test della settimana corta a cui aderiranno migliaia di lavoratori di settori e imprese diverse, avviando la sperimentazione più ampia al mondo sulla rimodulazione dell’orario lavorativo.

L’Islanda è stata una delle prime a testare, dal 2015 al 2019, il grado di produttività dei lavoratori a parità di salario, ma con una settimana corta di 4 giorni, per un totale di 35 o 36 ore settimanali. Ne è emersa una migliore produttività nella maggior parte dei luoghi di lavoro. Sono stati gli stessi lavoratori ad affermare di essere meno stressati, riuscendo a equilibrare lavoro e vita privata. Anche il Governo belga a inizio 2022 ha introdotto la settimana corta di 4 giorni. In questo ultimo caso, però, non si tagliano le ore lavorate, ma si condenseranno in meno giorni: un modo per rendere più dinamica l’economia e più facile l’equilibrio tra vita familiare e lavorativa. Anche la Spagna ha avviato un test della durata di tre anni per ridurre la settimana lavorativa arrivando a 32 ore.

Un nuovo modello di work-life balance

Insomma, questi movimenti tellurici identificano esigenze che sono emerse durante la pandemia: un nuovo Work-life balance, con una riduzione dello stress e un maggior benessere. Le strade per rispondere a questi nuovi bisogni sono molteplici, quel che è evidente è che alcune aziende – oltre ad accorgersene – stanno già iniziando a disegnare i primi percorsi, convinte che la produttività possa trovare una nuova forma.

elizabethkirk1

elizabethkirk1

Vuoi maggiori informazioni sui nostri servizi?

Categorie

Ultimi Post

Longevity in azienda: 5 linee guida per iniziare a occuparsene
Longevity in azienda: 5 linee guida per iniziare a occuparsene

"I trend demografici riguardano sempre più le organizzazioni e la longevità è oggi al primo posto; è necessario che venga vista come una risorsa, piuttosto che come una criticità." Queste le parole di Alessandra Giordano direttore Employability e Career Development di...

PERCORSI DI OUTPLACEMENT: INTERVISTA A MICHELA CIMMINO
PERCORSI DI OUTPLACEMENT: INTERVISTA A MICHELA CIMMINO

“Dopo diversi anni a lavorare sodo in una multinazionale, è come se non sapessi vederti fuori da lì, in una forma o un ruolo differente. Perciò, quando ho accolto l’esodo agevolato, ho avuto bisogno di qualcuno che sostenesse il mio percorso, un cammino durante il...

Longevità al lavoro: le 5 mosse per farne un’opportunità
Over 55 e aziende: prepararsi alla stagione dei longennials

"Con l’allungamento della vita media spesso in salute, con prospettiva di vivere anche oltre 30 anni dopo il pensionamento, ma con importi pensionistici sempre più bassi, la longevità ormai fa parte della nostra quotidianità." Così inizia l'articolo scritto da Cetti...

PERCORSI DI OUTPLACEMENT: INTERVISTA AD ANDREA QUADRINI
PERCORSI DI OUTPLACEMENT: INTERVISTA AD ANDREA QUADRINI

Ha lavorato in multinazionali, aziende familiari e pubbliche, per circa 35 anni (dei quali 12 vissuti all’estero), oggi Andrea Quadrini, al suo ingresso nella sessantina, affronta una nuova fase della sua vita, quella di senior advisor in una dimensione di maggior...

OVER55, COSÌ CAMBIANO LE LEVE MOTIVAZIONALI
OVER55, COSÌ CAMBIANO LE LEVE MOTIVAZIONALI

Motivati, ingaggiati, preparati. La motivazione al lavoro è indipendente dall’età? Sì, dicono in coro accademici e studiosi della materia. Per essere più precisi si potrebbe dire che con l’età cambia non tanto la possibilità di essere motivati, ma ciò che motiva. Così...

PERCORSI DI OUTPLACEMENT: INTERVISTA A CARLO BIANCHINI
PERCORSI DI OUTPLACEMENT: INTERVISTA A CARLO BIANCHINI

La serenità professionale attrae opportunità Carlo Bianchini racconta il proprio percorso professionale partendo da qualcosa che lavoro non è: apre con la sua vita privata (la moglie, il figlio che studia ingegneria al Politecnico di Milano), l’importanza delle sue...

VOGLIO FARE CARRIERA. I PRIMI PASSI PER INIZIARE BENE
VOGLIO FARE CARRIERA. I PRIMI PASSI PER INIZIARE BENE

Carriera in ascesa: un desiderio non per tutti Il desiderio di una carriera in ascesa verticale non è obbligatorio. Partiamo da questa premessa perché non è per tutti e non lo è, soprattutto, in tutte le fasi della vita la volontà di accelerare sulla propria...

QUANDO LE AZIENDE SOGNANO IL “POSTO FISSO”
QUANDO LE AZIENDE SOGNANO IL “POSTO FISSO”

È necessario che le aziende puntino anche sulla formazione continua per mantenere alto l’engagement sul posto di lavoro Sono triplicati, in dieci anni, gli insoddisfatti del proprio posto di lavoro. Il dato è recentissimo, fa riferimento alla media italiana, e...