Testa chi ti Testa

testa

/di Laura Aldorisio

 

In un processo di selezione il candidato può anche essere sottoposto a numerosi test. Si tratta di una procedura sempre più diffusa, in particolare nelle aziende multinazionali. Nessun timore, basta sapere cosa sono e a cosa servono. INTOO offre una panoramica degli strumenti in corso molto utile. Si combatte il nemico quando se ne conosce la strategia. È il nostro caso.

Semplificando, ci sono cinque tipologie di test:

  1. Test della personalità
  2. Test motivazionali
  3. Test attitudinali e di abilità
  4. Test di intelligenza emotiva
  5. Test di leadership

Il primo test, quello della personalità, risponde a requisiti e parametri assunti a livello internazionale. È un questionario di 187 domande. Ci sono tre risposte per ogni domanda. Un’ora è il massimo di tempo concesso per la compilazione. Potrebbe essere richiesto anche di scegliere quali tra 175 aggettivi sono i più consoni alla nostra personalità. Ogni aggettivo presenta una scala da “per nulla” a “moltissimo” per misurare, nel tempo massimo di mezz’ora, quanto riconosciamo a noi stessi di:

  • Energia
  • Amicalità
  • Coscienziosità
  • Stabilità emotiva
  • Apertura mentale

Il secondo test motivazionale è un questionario di 70 item da compilare in pochi minuti e serve al selezionatore per comprendere quanto si è orientati all’obiettivo, all’innovazione, alla leadership e alla relazione in contesti aziendali.

I test di abilità servono a scovare le persone che ragionano in maniera logica cioè riconoscendo gli aspetti rilevanti di una situazione e vederne le somiglianze, differenza, casualità. Conta molto constatare quanto e come il candidato si sappia adattare a una nuova esigenza lavorative. Si verificherà attraverso quattro test il ragionamento verbale, numerico, astratto e spaziale.

Il test di intelligenza emotiva vuole rilevare non più l’intelligenza cognitiva quanto le dimensioni psicologiche del candidato. Si dovrò far fronte a 133 item con una scala di risposta dal “assolutamente vero” al “per nulla vero”.

Il test della leadership osserva il profilo del candidato: quanto è capace di far accadere le cose, di influenzare l’ambiente che lo circonda e di contribuire a causare quel che avviene? Si verifica per questo motivo la gestione delle attività, dei collaboratori e di sé.

L’unico consiglio possibile in questi casi è di rispondere sempre in modo autentico alle domande dei test. Qualora si evidenziasse un’incongruenza grave tra la risposta e la personalità in fase di colloquio, questo sarebbe motivo per non fidarsi della persona che si ha di fronte.

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elizabethkirk1

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