INTERVISTA: IL SERVIZIO MOMS@WORK

MOMSWORK

La sua è una storia centenaria, eppure le dinamiche aziendali sono giovani e innovative. Si tratta di Continental, la multinazionale che in Italia conta circa 180 dipendenti con una forte presenza femminile negli uffici.

Continental si è affidata a INTOO per il suo servizio MOMS@WORK al fianco delle madri lavoratrici. Ne abbiamo chiesto ragioni e vantaggi a Cristina Gobbato, HR Director di Continental.

Perché l’azienda ha scelto il servizio MOMS@WORK? Essere un genitore e un professionista è possibile?

Parto dall’ultima domanda: sì, è possibile e lo si può vedere dai diversi casi che abbiamo in azienda. La nostra realtà permette di conciliare la gestione di una famiglia e di avere una carriera lavorativa. Ci siamo affidati a INTOO, con cui collaboriamo da circa due anni, per corroborare la nostra vision aziendale.Negli anni abbiamo creato, e così vogliamo continuare a creare, un’azienda che risulti attrattiva per chi ci lavora. In questo si inserisce il fatto che nella nostra società si può riscontrare un benessere che vogliamo divulgare. Non possiamo prescindere quindi dall’offrire alle donne dipendenti, e di conseguenza ai mariti, un servizio dedicato a chi ha bisogno di seguire la crescita dei propri figli. INTOO ci accompagna tramite il coaching individuale e i workshop aziendali.

La gestione della work-life balance è un ostacolo per l’azienda o, anche grazie a questo servizio, ci sono effetti positivi da sottolineare?

I due fattori, vita e lavoro, nella nostra azienda non vanno in conflitto perché c’è un’attenzione forte al bilanciamento delle parti. In questi anni, oltre all’offerta di servizi specifici, abbiamo diffuso una cultura positiva. Chi vive una condizione nuova, come quella della genitorialità, ha bisogno di un nuovo assestamento. Non si tratta solo della madre, ma anche del padre. Anche se è chiaro che nella maggior parte dei casi chi deve uscire di corsa per un’emergenza a casa o chi è legata all’allattamento è la figura femminile. Ma non dobbiamo dare per scontato la valenza della paternità, fondamentale per la vita della casa. Sono situazioni che hanno aiutato l’azienda a migliorarsi, a evolvere e a offrire nuove possibilità ai dipendenti.

Il coaching individuale o il workshop dedicato al tema nell’ambito del servizio MOMS@WORK hanno portato un cambiamento positivo all’interno del clima aziendale o sono nate nuove iniziative?

Il primo vantaggio che abbiamo riscontrato del servizio MOMS@WORK è stato poter inserire la figura terza di un esperto nel rapporto dipendente-azienda. Di norma il rapporto della dipendente mamma avviene con il responsabile, i cui consigli possono anche essere considerati di parte e non disinteressati.

È fondamentale che la persona possa avere durante il coaching un supporto da una persona esterna. È questa l’occasione per accogliere e considerare un ventaglio di scenari a cui la persona non pensava e che anche noi non potevamo dare. Questo non significa che la società non si coinvolga con il dipendente, continuiamo a dialogare con la persona. Continental ha pensato a un supporto non solo al rientro dalla maternità, ma anche nel periodo precedente e in uno step successivo al rientro in azienda.

Il workshop interaziendale del servizio MOMS@WORK permette, secondo la vostra esperienza, di condividere sentimenti, paure, tematiche che aiutano i partecipanti a far fronte alla nuova condizione che si trovano a vivere?

Certamente, l’esperienza dei workshop interaziendali è risultata molto positiva a chi vi ha partecipato. Il confronto con colleghe di altre aziende con diversi punti di vista e cultura differente ha portato vari cambiamenti.Primo fra tutti una rinnovata consapevolezza: molte colleghe hanno trovato una conferma dei servizi positivi che Continental offre ai dipendenti e che non sono affatto così diffusi e scontati. Ci sono stati riportati anche nuovi spunti di miglioramento che devono trovare un budget adeguato. In Continental oggi esiste una sorta di policy interna racchiusa in un volantino che indica il supporto alla genitorialità rivolto a papà e mamma.Questa iniziativa sta scatenando un effetto positivo: ci sono padri e madri che, raccontando a casa quanto vissuto al nostro interno, hanno innescato una domanda e una conseguente offerta nell’azienda in cui lavora il proprio partner. Stiamo cercando di promuovere un differente approccio culturale, aggiungendo nel frattempo nuove misure, anche piccole, come il posteggio auto dedicato alle mamme in gravidanza.

Un cambiamento piccolo, certo, ma nella giusta direzione perché prima non c’era e oggi c’è.


Scopri il servizio MOMS@WORK di INTOO.

elizabethkirk1

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