IL CONSULENTE DI OUTPLACEMENT: CHI É E PERCHÉ NE HAI BISOGNO?

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Chi è il consulente di outplacement e perché ne hai bisogno?

Se lavori in HR sai bene che per stare al passo con il rapido cambiamento nel mondo delle risorse umane non basta considerare solo ciò che succede giorno per giorno, ma bisogna anche pianificare il futuro di ogni dipendente. Spesso, questo comporta trovare un buon consulente di outplacement che aiuti i tuoi dipendenti nel loro percorso di transizione di carriera.

Un consulente di outplacement è un professionista che collabora con lavoratori, coinvolti in processi di riduzione del personale aziendale, per aiutarli a trovare una nuova opportunità professionale. Una figura che ingloba quella di un insegnante, un coach e una guida personalizzata. Un buon consulente di outplacement adatta il suo approccio non solo al singolo candidato con il quale sta lavorando, ma anche al più esteso contesto economico.

Ogni candidato ha il proprio bagaglio di competenze che lo contraddistingue e un buon consulente lavora per valorizzarlo con l’obiettivo di supportare il candidato nella ricerca di una nuova occupazione.

Quali sono i servizi che può offrire un consulente di outplacement?

In linea di massima, un consulente outplacement aiuta i candidati a prepararsi ad affrontare il mercato del lavoro di oggi,fornendo una serie di servizi quali la revisione del curriculum, tecniche di social media networking e di preparazione ai colloqui.

Generalmente, il primo step consiste nel fare ciò che è conosciuto ovvero l’analisi dei bisogni. Tale processo è costituito solitamente da un colloquio, che può essere svolto in presenza o attraverso una piattaforma virtuale e serve ad individuare le aree nelle quali il candidato ha maggiore bisogno di essere guidato. Il consulente potrà quindi aiutare i candidati a presentarsi come se presentassero un prodotto, dando così la possibilità di mostrare al meglio i punti di forza ai potenziali datori di lavoro.Questo servizio può essere di gran beneficio, specialmente per i dipendenti più avanti negli anni che non hanno avuto modo di sostenere un colloquio di lavoro per un lungo periodo.

Il consulente potrebbe inoltre consigliare ai candidati di sfruttare le risorse di formazione online, cosi da potersi adattare al meglio al mercato del lavoro di oggi. Sia per rinfrescare l’uso di un determinato software o per imparare come mostrarsi più rilassati durante i colloqui grazie a dei webinars, è proprio questa fase di formazione che consente loro di perfezionare le proprie skills e accrescere la fiducia in sé stessi.

Non sorprende che la maggior parte dei lavoratori desidera una qualche forma di reskilling, o fornita dal datore di lavoro o dalla società di outplacement stessa. Chi è un consulente di outplacement se non una guida personalizzata alle più moderne e richieste skills?Un consulente di outplacement può suggerire corsi di formazione e incoraggiare i candidati, che si trovano in una fase di transizione, ad andare avanti.

I consulenti, generalmente, stimano di quanta preparazione abbia bisogno un candidato per i colloqui, valutando quanto il candidato stesso si senta sicuro di sè e sia focalizzato sull’obiettivo da raggiungere. Una volta che il candidato è pronto, può iniziare a candidarsi alle prime offerte di lavoro. Quale è il migliore scenario per un consulente di outplacement? Osservare un candidato che si è riadattato, con successo, a un nuovo mercato del lavoro nel più breve tempo possibile risulta di certo rincuorante. Non c’è però migliore sensazione di sapere che un candidato stia valutando più offerte grazie al successo dei processi di selezione effettuati.

Come scegliere un buon consulente di outplacement?

Quali sono le più importanti caratteristiche da considerare? Sebbene i  consulenti si specializzano in determinati settori, i migliori rimangono sicuramente coloro i quali si sentono a proprio agio anche con candidati con qualsiasi background. Tali consulenti combinano empatia e intuizione, ad una profonda conoscenza della vita reale.Cercano, inoltre, di rimanere sempre al passo con le evoluzioni dei loro rispettivi settori di business e con gli sviluppi delle ultime tecnologie del mondo del lavoro. In sintesi, lavorano sempre aiutando i candidati nel ricercare le opportunità di lavoro più adatte a loro e offrendo con entusiasmo supporto e incoraggiamento.

Se la tua azienda sta considerando di investire in servizi di ricollocazione, è importante come HR per prima cosa conoscere i consulenti della società di outplacement che stai considerando. E per coloro che sono curiosi di sapere quale è il percorso tradizionale di un consulente di outplacement, basti sapere che la maggior parte di loro ha un background nelle risorse umane prima di specializzarsi in percorsi di transizione di carriera. Per la funzione HR dell’azienda cliente, quindi può sembrare quasi come parlare ad un collega quando incontrerà il team dei consulenti di outplacement, rendendo cosi il processo di uscita dei  propri lavoratori sicuramente più facile.

Quali sono i tempi di un percorso di outplacement?

Sebbene le tempistiche e le fasi di ciascun programma di ricollocazione sono customizzate sulle esigenze e caratteristiche del singolo candidato, un buon consulente preferisce sempre iniziare il percorso il prima possibile. Le tempistiche dipendono principalmente dalle offerte del mercato, ma chi si affida ad un percorso di outplacement mediamente si ricolloca in 5 mesi ricevendo un’adeguata preparazione che gli servirà per tutta la vita.

Quando cominciare a valutare un percorso di outplacement? Per te professionista HR, non è mai troppo presto per iniziare a ricercare una società di outplacement adatta. Non aspettare che il licenziamento sia già programmato, anticipa i bisogni della tua azienda e inizia a valutare un servizio di ricollocazione qualificato ed accurato di cui potresti aver di bisogno in futuro.

elizabethkirk1

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