Massimo Membrini, classe 1985, è laureato in Farmacia e ha conseguito il master in Marketing e management dell’industria farmaceutica.
A Londra, presso l’azienda John Bell & Croyden, si è occupato della gestione dei principali aspetti commerciali, farmaceutici e clinici, collaborando anche con diversi settori aziendali, dall’area marketing al procurement. Ora è tornato in Italia, grazie alla consulenza di Build My Career di INTOO, raggiungendo il tanto ricercato obiettivo di conversione professionale: da farmacista a protagonista di un’azienda farmaceutica.
Come hai conosciuto INTOO?
Mi sono rivolto a INTOO perché volevo cambiare settore professionale: ero già attivo e inserito nel mercato del lavoro con il profilo di farmacista. Ma il mio reale obiettivo era di poter far parte di un’azienda farmaceutica; eppure più inviavo curricula, più ricevevo risposte negative.
Da una parte, infatti, avevo acquisito un livello tale di esperienza per cui le posizioni vacanti non erano adatte a me, dall’altra alle aziende spesso non conveniva assumere qualcuno che, per un ruolo differente, non aveva ancora maturato una consapevolezza a tutto tondo. Ero in uno stallo.
Ed è a questo punto che si è inserito il saggio consiglio di mio padre che mi ha suggerito di rivolgermi a consulenti esperti per essere traghettato lì dove volevo arrivare. Così è stato, INTOO mi ha aiutato e sono finalmente riuscito a tornare in Italia per restituire tutto quel che ho ricevuto. Sono rientrato da Londra il 21 marzo scorso, una scelta che con la famiglia avevamo preso ben prima dell’emergenza Covid-19.
A quale esigenza ha risposto la consulenza?
Ho partecipato a un percorso di formazione che mi ha aiutato a interpretare le mie capacità e conoscenze. Non solo, mi ha insegnato a potenziare la mia presentazione, a dire chi sono e quali competenze possiedo.
Sembra un passaggio scontato, ma non lo è affatto: più rispondevo ad annunci, infatti, più mi accorgevo che fin dal primo step di selezione non ero in grado di far percepire alle società di recruiting la persona che ero e le capacità che avevo.
Grazie all’attività e all’allenamento con INTOO sono finalmente riuscito non solo a chiarire a me stesso le mie competenze cruciali, ma anche a trasferirle nel migliore dei modi.
Come si resta employable nel tempo?
Quel che reputo fondamentale e che cerco sempre di garantire a me stesso è un aggiornamento costante e lo sviluppo di nuove competenze. Ciò sia nell’ambito del settore “di partenza”, quindi una specializzazione continua, sia guardando fuori dalla propria comfort zone nel caso in cui, come accaduto a me, cresca il desiderio di intraprendere una strada alternativa.
In tal senso è ancor più necessario costruire e accrescere competenze “altre”, per essere appetibili anche nel campo di approdo tanto desiderato. Per quanto mi riguarda, ad esempio, ho scelto di frequentare un master e poi di scommettere sul trasferimento a Londra, dove il mondo della farmacia si fonda su realtà aziendali strutturate: ho così avuto la possibilità di vivere immerso in quel mondo e acquisire competenze “altre”, oltre alle conoscenze tecniche, come quella di people management, secondo la logica di un arricchimento costante.
Che cosa consigli a chi inizia a mettere piede ora nel mercato del lavoro?
Di non prescindere da quelle conoscenze e competenze di base, su cui poggia la comunicazione di sé. Dato per assodato questo punto di partenza, credo che sia necessario camminare avendo in mente in maniera chiara l’obiettivo che si vuole conseguire. Ma questo non basta: si deve attuare una vera e propria strategia per raggiungere lo scopo. In quanto tempo non lo si può determinare: magari significa anche raggiungerlo a lunghissimo termine, ma bisogna creare step intermedi e lavorare su obiettivi quotidiani, settimanali, mensili, annuali e poi da qui a cinque anni. Mi sono sempre trovato molto bene facendo così.
Fondamentale rimane anche la flessibilità: soprattutto a Londra ho ricoperto ruoli inferiori alla mia preparazione, ma questo approccio in due anni mi ha consentito arrivare alla carica più alta all’interno della farmacia. A volte si fa un passo indietro per prendere la rincorsa. Nel mio caso ha funzionato.
Come il Covid sta cambiando la tua professione?
Con il nuovo lavoro avrei dovuto cominciare il primo aprile, ma è chiaro che non è ancora possibile. Stiamo svolgendo attività che non si possono fare quando si è più operativi sul campo. Se la situazione dovesse continuare così, certamente metteremo in campo diverse strategie. Obiettivi e flessibilità sono criteri da non abbandonare mai.