L’abito non fa il monaco = il curriculum non fa il candidato

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Blog | CV

/di Laura Aldorisio

Il curriculum vitae spesso è un elenco di date, ruoli, titoli. La sintesi è un elemento essenziale. Spesso però penalizza una presentazione efficace di sé. Perché? Perché il ruolo, che dovrebbe individuare le attività svolte, non è identificativo a sufficienza.

A titoli uguali corrispondono quasi sempre responsabilità completamente diverse e diverso è il modo in cui ognuno di noi interpreta il proprio ruolo. Occorre per questo entrare nel dettaglio per distinguersi dal plico di candidati che si presentano con il format standard del curriculum.

Passo per passo analizziamo come non cadere nell’empasse.

Ogni ruolo è costituito da una parte prescritta e una discrezionale. La parte prescritta è la vecchia job description cioè una lista comune di compiti e procedure con output predefiniti. La parte discrezionale è il raggiungimento di obiettivi e la soluzione di problemi. Richiede autonomia e creatività. La differenza tra obiettivi e risultati misura l’efficacia dell’intervento.

È bene dettagliare quegli aspetti che hanno caratterizzato il ruolo ricoperto e che possono accendere nella mente dell’interlocutore delle connessioni, per similitudine o per contrasto, con la propria realtà: la dimensione e la tipologia dell’azienda (multinazionale straniera o azienda nazionale), i competitor, la dimensione (collaboratori, colleghi) e l’organizzazione della stessa (responsabilità, deleghe, specializzazioni, competenze, profili professionali), la tipologia dell’attività svolta, l’abitudine a un lavoro di tipo continuativo o con frequenti interruzioni e cambiamenti di priorità, la rete di relazioni che consente di capire la numerosità e il livello delle relazioni interne all’azienda e di quelle esterne.

INTOO rende semplice l’individuazione del proprio ruolo attraverso una scheda che permette al candidato di effettuare un’autoanalisi approfondita, ricordando anche esperienze lontane nel tempo e recuperando competenze che non si ricordava di avere. Il consulente guida il candidato nel percorso e nella definizione degli obiettivi, lo aiuta a individuare il titolo di ruolo più appropriato e in linea con il mercato, di prepararsi al colloquio e cogliere le caratteristiche che compongono il proprio personal branding. Per trovare lavoro occorre darci un titolo per cui poter dire che l’abito può fare il monaco!

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