Oggi parliamo di Linkedin, e lo facciamo con Tommaso Ragno, Digital Strategy Manager di INTOO, per svelare qualche trucco e sfatare alcuni miti sul social professionale per eccellenza.
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D: Ragno, la fama di Linkedin genera la speranza che sia sufficiente per trovare o ritrovare lavoro. È così?R: Linkedin è uno strumento e come tale va inteso. È sicuramente un ottimo mezzo, ma per funzionare bisogna saperlo comprendere e gestire.
Partiamo dall’inizio. Perché è utile per trovare lavoro? Perché potenzia il network e, a oggi, in Italia, l’80% delle persone trova lavoro grazie alla propria rete di contatti. Per usare al meglio Linkedin, bisogna intenderlo come un negozio; prima di tutto va capito quale prodotto vogliamo mettere in vetrina e in che modo desideriamo venderlo. Il profilo è il nostro biglietto da visita, per questo è importante compilare bene anche il summary che traccia un racconto specifico di chi siamo. Ci vuole cura ed equilibrio.
In secondo luogo dobbiamo comunicare che il negozio è aperto, cioè – detto in altri termini – che siamo sul mercato. E lo si può fare attraverso il posting e l’attivazione della rete.
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D: In che orari bisogna postare e quanto dobbiamo pubblicare per essere efficaci? R: Non c’è una regola ferrea, in generale meglio postare la mattina presto, in pausa pranzo o il tardo pomeriggio, quando non si è impegnati con il lavoro e si passa del tempo sui social. È importante postare con costanza e provare a coinvolgere la rete per intensificare il network. Proviamo a scrivere almeno 1 post a settimana su argomenti verticali rispetto al settore d’interesse.
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D: Meglio postare su gruppi chiusi ma specializzati o orientarsi su contributi pubblici?R: Il gruppo richiede maggiori energie perché va alimentato di frequente e bisogna fare un lavoro serio di engagement della rete. È la strada che consiglio per chi può dedicare parecchio tempo a Linkedin perché il pubblico è selezionato e di settore. Di fatto funziona come un bacino d’informazioni, come una rassegna stampa.
È il luogo idoneo per intercettare opportunità di lavoro mirate. Se però si è appena iniziato o non si è così confident con il mezzo, meglio orientarsi su post pubblici, che vanno a intercettare nell’immediato un numero maggiore di persone.
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D: Quando iniziamo a farci vedere, diventiamo spesso oggetto di richieste di collegamenti da parte di sconosciuti. Come dobbiamo comportarci?R: Trattiamo ogni richiesta come un diamante grezzo, appare opaco ma può nascondere qualcosa di davvero prezioso. Ci si rende conto immediatamente se dall’altra parte c’è qualcuno che sta solo facendo man bassa di collegamenti o che ha interesse a entrare in rapporto autentico con noi. Per scoprire la natura della richiesta è importante provare a capire come ci si può essere reciprocamente utili. In questo senso, consiglio sempre d’iniziare un rapporto con un messaggio personalizzato, non standard, che alzi da subito il tiro.
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D: Quali sono le ultime novità di Linkedin?
R: La possibilità di seguire parole o temi chiave grazie agli hashtag. È una funzione comoda e molto utile per non perdersi aggiornamenti interessanti e scoprire chi li pubblica per allargare in maniera mirata il nostro network.
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D: INTOO offre una consulenza specifica sul social. Qual è il valore aggiunto?
R: La visione strategica di Linkedin rispetto all’obiettivo di carriera. Non insegniamo genericamente a usare un social, ma a sfruttarlo per crescere dal punto di vista professionale. Il nostro valore aggiunto è certamente che proveniamo da un esperienza di HR e career coaching, pertanto abbiamo un’aderenza unica al mercato del lavoro. Customizziamo l’impiego del tool per massimizzarne l’efficacia, ed è una cosa molto diversa rispetto a insegnare a fare comunicazione online o social. L’impegno su Linkedin è importante nel primo periodo, per questo bisogna aver chiaro in testa l’obiettivo, per non perdere tempo inutilmente. I frutti si vedono nel medio termine, ma se la strategia iniziale è giusta, il risultato è garantito.
I consigli d’oro per sfruttare al massimo Linkedin:
1. Non farsi spaventare: non bisogna essere dei social media manager a tutti i costi per poter stare su Linkedin, è necessario però metterci un po’ di cura e dedizione per imparare a conoscerlo;
2. Chiedere aiuto: per non buttar via tempo prezioso, può fare davvero la differenza affidarsi a un esperto soprattutto all’avvio del nostro profilo o nel momento in cui sentiamo di voler provare a fare il grande balzo professionale;3. Fare un’auto-analisi di se stessi come professionisti: per dare un’idea chiara e coerente di sé attraverso il social è utile fermarsi e guardarsi, come “da fuori”. Per apparire convincenti bisogna esserlo, puntando sull’aggiornamento professionale. Il mercato evolve velocemente, impariamo a pensare a noi stessi in prospettiva futura rispetto al ruolo e alle competenze da coltivare.
Quindi, mai fermarsi! Informiamoci partecipando a convegni settoriali, leggendo riviste, confrontandoci con colleghi stimabili: non è tempo perso, è la nostra apertura al domani.