Pensione e lavoro non sono due termini in contraddizione, l’una costituisce il meritato coronamento di una vita professionale impegnata e impegnativa.
Puntare alla pensione migliore possibile è, anzi, un obiettivo sul quale lavorare e al quale dedicarsi.
Innanzitutto non accontentandosi di quantificare la pensione, ma prendendo puntuale consapevolezza della propria situazione. È un’esigenza alla quale i calcolatori automatici – certo utilissimi per una prima valutazione – non riescono a fornire adeguata risposta. Perché la vita professionale è spesso frastagliata, non lineare, ricca di esperienze diverse, periodi all’estero, tempo dedicato alla formazione, congedi, aspettative, apertura e successive chiusure della partita Iva, consulenze, disoccupazione..
Sono tutte variabili che incidono sul calcolo, complesse da quantificare con precisione. Per questo consultare un esperto può evitare brutte sorprese.Un confronto utile, soprattutto in un momento come quello attuale in cui la normativa in materia continua a subire scossoni e in cui le aziende sono in piena rivoluzione: le risorse umane, infatti, sono impegnate in turn-over e on-boarding che trasformano la people, anche in breve termine, modulando l’esodo di risorse chiave e strutturando l’avvicendamento.
Conviene, allora, essere preparati per tempo a modificare il ritmo dei propri passi, mettendo a fuoco per bene tutti gli elementi, a partire da una valutazione accurata della situazione contributiva e previdenziale.
INTOO ha sviluppato un servizio dedicato, che si chiama appunto “Obiettivo pensione” con esperti che valutano ogni fattore e considerano la convenienza di eventuali riscatti o ricongiunzioni, le possibilità previste per genere o per caratteristiche specifiche: un check up e una minuziosa ricostruzione della storia contributiva e previdenziale, oltreché una consulenza approfondita per un’interpretazione critica delle opzioni, con l’individuazione dei vantaggi e l’emersione degli elementi di specificità di ogni percorso.
Perché il fai da te in questo campo è sconsigliato, considerate le numerose riforme alla normativa pensionistica e le particolari situazioni delle aziende, la cui solidità può essere messa in discussione, anche da fattori esogeni come la situazione geopolitica che continua a incidere sui prezzi delle materie prime e dell’energia.
Il punto, insomma, è precorrere i tempi, rimanendo a tempo con le proprie esigenze.