/di Roberta Cassina
Ci sono occasioni in cui i recruiter valutano personalmente i curricula che ricevono, ma la gran parte delle volte ci si affida a software che svolgono una prima selezione e setacciano il cv perfetto in base alla presenza di determinate parole chiave. Questo secondo caso si verifica in particolare quando la posizione è molto ambita e il numero di candidati aumenta vertiginosamente.
Pertanto, la nostra prima preoccupazione nella stesura del cv dev’essere di centrare le keyword vincenti. Perché altrimenti, anche con un profilo ideale, la nostra candidatura rischia di non arrivare nemmeno all’attenzione del selezionatore.
Poniamoci dunque il problema di avere un approccio strategico.
Solo un esempio: per una posizione in Disney un giovane appassionato ha inviato un cv dove descriveva il proprio profilo attraverso il paragone con i personaggi più celebri del gruppo d’animazione. Un’idea brillante che doveva trasmettere la sua motivazione, peccato che il curriculum sia stato scartato dal software di preselezione perché faceva registrare un match nullo rispetto ai desiderata del committente.
La creatività paga, ma nella giusta sede. Per il primo step di selezione, sinceriamoci che il nostro cv contenga le parole chiave fondamentali.
Quali sono? Dove possiamo reperirle?
Il primo bacino utile è certamente la job description, dove vengono messi in luce gli aspetti più importanti che il candidato ideale dovrebbe possedere a livello di competenze. Molte indicazioni le forniscono anche il sito web dell’azienda e i post sui social.
È seguendo questa strada che eleviamo la visibilità del nostro profilo nei confronti degli HR.
Chi conosce a fondo il mondo del recruiting ha piccoli grandi segreti da svelare.
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