Il curriculum è il primo strumento che abbiamo a disposizione per farci conoscere dai recruiter: esso rappresenta il nostro biglietto da visita e ci permette, se compilato nella maniera corretta, di interessare il selezionatore e ottenere un primo colloquio conoscitivo.
Che cosa rende un curriculum efficace agli occhi di un recruiter?
- Personalizzazione: L’obiettivo è distinguersi dalla massa e fornire le informazioni personali e professionali che ti riguardano nel modo più accattivante possibile. È fondamentale evitare cv anonimi e dosare sapientemente spazi bianchi e grassetti per mettere in risalto, fin dal primo sguardo, le keywords più significative.
- Sintesi: “A prescindere da quanto si è vissuto | il curriculum dovrebbe essere breve”. A dirlo, anzi a scriverlo in versi, è la poetessa Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996.
Niente di più vero: il curriculum deve essere una sintesi delle tue esperienze, competenze e attitudini personali. È opportuno inserire soltanto i lavori più rilevanti che hai svolto e mettere in evidenza le skills in linea con la posizione che stai cercando o con l’annuncio cui stai rispondendo. Tutto questo concentrato in non più di due pagine.
- Lettera di presentazione: Un buon curriculum vitae deve essere sempre accompagnato da una lettera di presentazione personalizzata rispetto al destinatario. Al suo interno è opportuno indicare in maniera chiara e diretta quali sono le motivazioni che ti spingono a candidarti per quella determinata posizione e qual è il valore aggiunto che puoi offrire all’azienda.