Il mese di settembre ormai alle porte segna la fine delle ferie e l’inizio degli impegni: ripartono le scuole, la piscina, il lavoro, la spesa, insomma, la quotidianità. Ma il nuovo inizio può essere interessante e curioso a una condizione: che si sia lavorato durante le vacanze. Una contraddizione? No, perché settembre è determinato da quel che abbiamo vissuto in agosto. Le vacanze, infatti, che funzione hanno? Staccare la spina e riposarsi; ma che cos’è il riposo? Non tanto e non solo un superficiale distrarsi dalle preoccupazioni, quanto piuttosto un recuperare le energie, cioè, trovare un nuovo equilibrio, fare un lavoro su noi stessi. Le ferie, quindi, possono funzionare da propulsore per metterci in carreggiata senza sprecare tempo.
Serve tempo, infatti, per poter recuperare ora un nuovo equilibrio che sia utile domani. Serve impegno cioè un’attenzione a se stessi ricca di realismo e scevra da qualsiasi miraggio.
Basta prendere un foglio, analogico o digitale, e come uno specchio, al quale non si possono fare modifiche con chissà quale filtro, riflettere noi stessi.
Come?
È sufficiente porsi le domande delle quali abbiamo timore perché ancora prive di risposte: a livello professionale, che cosa desidero? Quali sono le grandi carenze che avverto? Quale formazione mi sarebbe necessaria? Quale ruolo e quali obiettivi vorrei raggiungere nell’arco di questo anno che sta per avere inizio?
E ancora come un’analisi dello stato dell’arte: che cosa posso migliorare di me, come contributo alla squadra e alla società in cui sono inserito? Quali sono gli atteggiamenti da correggere? Quale nuova proattività mi può rendere protagonista del mio presente e del mio futuro? Qual è il contributo unico che io posso dare all’azienda?
C’è un modo nuovo per poter fare le solite cose che ho da fare? Posso rivoluzionare nel piccolo il mio quotidiano?
Sono tutte domande limpide che richiedono risposte altrettanto schiette: nessuno le leggerà se non noi. È un lavoro che non deve abbattere ma, anzi, segna la strada per un nuovo inizio. Non c’è da nascondersi il fatto che spesso è difficile guardarsi per quel che si è e non per quel che si vorrebbe essere. È per questo che l’analisi di se stessi alla ricerca di un nuovo equilibrio può anche significare chiedere un aiuto a un esperto che sappia porre le domande giuste al momento giusto.
E così anche questi ultimi giorni di vacanza possono dare il turbo alla ripresa di settembre. Perché il primo lavoro è il lavoro su di sé, senza il quale ogni tentativo di crescita e cambiamento diventerà un miraggio che ci stancherà invece che rafforzarci.[vc_empty_space][vc_btn title=”Desideri maggiori consigli? Registrati gratis e incontra un Career Coach esperto!” color=”green” align=”center” link=”url:https%3A%2F%2Fwww.intoo.com%2Fit%2Fper-le-persone%2Fcareer-coaching%2F|target:_blank”][/vc_column][/vc_row]