Per migliorare il cambiamento è l’unica strada
Ci sono frasi che restano nella storia per la loro capacità di trasmettere un messaggio che rimane valido e parla agli uomini di tutti i tempi. In un’epoca come questa, è d’estrema attualità il motto di Winston Churchill “non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.
Non è questione di sentirsi “comfortable being uncomfortable” (che non si capisce cosa voglia dire – perché quella sensazione di non essere nel nostro posto nel mondo non è piacevole e non lo diventerà sforzandoci a rimanerci), il punto è avere il coraggio di fare delle scelte diverse da quelle che abbiamo fatto fino a oggi, se ciò che abbiamo non ci soddisfa più. Perché è vero che non sempre cambiare corrisponde a trovarsi in una situazione migliore, ma una cosa è certa – come aveva intuito già Churchill – per migliorare il cambiamento è l’unica strada.
Il punto è allora come far sì che il cambiamento accada
Questo succede quando smettiamo di lamentarci di tutto ciò che non va, non perché non sia vero ciò che affermiamo ma perché continuare a focalizzarci su ciò che ci fa star male non porterà a nulla di buono. Prendiamo la responsabilità della nostra vita a due mani, diamo credito alle nostre capacità e “make it happen”. Non aspettiamo che accada qualcosa, che il capo vada via, che il collega ci lasci il suo posto, che quel particolare progetto prenda il volo e si crei spazio… Non aspettiamo che le circostanze ci siano totalmente favorevoli, ma nemmeno attendiamo di essere perfettamente pronti, iniziamo ad accettare che qualcosa ci manchi e formiamoci, aggiorniamoci, mettiamoci tutto noi stessi con un obiettivo ben definito nel tempo, per non perdere entusiasmo e focus.
Responsabilità e cambiamento
La prima cosa da imparare è quella di saper cambiare prospettiva, da tutto ciò che potrebbe andare storto alle opportunità che potrebbero aprirsi, perché è questo il passo iniziale per costruire tale nuovo scenario; controlliamo, dunque, il nostro focus, senza farci trascinare dalla “pancia” e costruiamo in maniera strategica il nostro cambiamento. In una parola, è una questione di responsabilità del nostro oggi e del nostro domani.