Qual è il ruolo delle nuove generazioni?
È arrivato il momento di domandarsi da dove e da cosa ci si aspetti l’innovazione all’interno del contesto lavorativo. Che cosa può rendere nuovo un processo produttivo? Cosa consente un’accelerazione? Come si può cambiare schemi tanto ripetitivi quanto consolidati? Quali i vantaggi nel puntare sulle nuove generazioni.
Si può immaginare che la robotizzazione e l’automazione siano fattori vincenti per migliorare la competitività. Ci si affida alle novità tecnologiche, informatiche, automatiche che richiedono un investimento e un ritorno quasi matematicamente prevedibili. Questione nodale è anche la differenza che può fare il capitale umano, con le nuove generazioni (generazione Z o Millennials) in prima linea.
Le nuove generazioni non sono soluzioni a breve termine
Quando si parla di nuove generazioni da inserire in azienda, immediatamente si traduce tale esigenza in questo senso: la conoscenza si evolve continuamente e chi si è appena formato a scuola o in Università o ha seguito una certa specializzazione può allineare il passo con le nuove esigenze del mercato.
Le nuove generazioni, però, non possono essere solo considerati soluzioni a breve termine. Le competenze tecniche, specifiche sono essenziali, ma non sufficienti. Le risorse umane si troveranno, dunque, a domandarsi che cosa possa essere attraente nel tempo per le nuove generazioni (laddove lo stipendio, il contratto e il ruolo sono solo alcuni degli aspetti che vengono soppesati e considerati).
Le nuove generazioni non portano solo competenze, ma un nuovo modo di vivere il mondo
Valori portati a regime, la priorità del benessere personale e soprattutto una ricerca molto acuta del significato delle cose. Basti pensare che la produttività per i giovani è proporzionale non tanto alla quantità delle mansioni, bensì alla qualità del lavoro, al rispetto per l’ambiente e ai diritti: si può dire che vivano un senso molto ampio del mondo, differente da una visione assolutamente locale, tipica di realtà chiuse.
È a questo senso del vivere che si deve lasciare spazio nel lavoro ed è tale sguardo, coniugato a competenze aggiornate, che può rinnovare ogni processo produttivo.