Intervista a Ivan Piccoli, esperto INTOO, sui trend del mondo del lavoro
Oltre 163mila sono le entrate attese per il mese di giugno per mansioni qualificate nel commercio e nei servizi, più di 95mila operai specializzati verranno assunti dalle imprese in questo inizio d’estate.
Sollecitiamo Ivan Piccoli, Career Development Manager INTOO, a darci una chiave di lettura per interpretare i dati forniti dall’ANPAL, l’Agenzia nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Il mercato si muove – spiega Piccoli – e già di per sé questa è una buona notizia, la seconda sta negli aggettivi: professioni “qualificate” e operai “specializzati”, cioè la preparazione premia.
È questo forse il miglior consiglio che si può dare a chi cerca una nuova posizione, farsi trovare pronti, “appetibili”.
Una regola d’oro che vale per gli insoddisfatti del proprio posto ma anche per chi vede avvicinarsi con timore lo sblocco dei licenziamenti e rischia l’uscita obbligata. Non perdere tempo, focalizzarsi sul lavoro su di sé, cercare di potenziare i punti di forza e migliorare sugli aspetti più deboli.
L’attenzione di Piccoli si focalizza su un settore che si sta dimostrando dinamico in questi giorni roventi, il turismo.
I dati ci ANPAL ci testimoniano che sono oltre 99.500 i posti offerti dal settore dei Servizi di alloggio, ristorazione e turistici. È un buon segnale anche perché, se è vero che molte posizioni sono stagionali, è altrettanto vero il contratto più gettonato è quello a tempo determinato (56% del totale).
Altro tema nodale è quello dei giovani, di chi inizia ad affacciarsi al mercato del lavoro. Il titolo di studio più richiesto resta il diploma; sul secondo gradino del podio delle specializzazioni a 5 anni spicca l’indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità, stando invece sui diplomi triennali il più richiesto è quello della ristorazione. Per i laureati il discorso è a sé, con le discipline STEM a farla da padrone con Economia e Ingegneria sempre ai primi posti.
Il dato che ho per le mani in questo momento è particolarmente realistico perché la proporzione tra il mercato visibile e quello non visibile è di 90 a 10; dal mio osservatorio posso fare un rilievo interessante: il mese di giugno è il primo che fa segnare nuovi ingressi nel mercato del lavoro ai livelli pre Covid. Oltre mezzo milione di entrate sono attese solo a giugno, quasi 1milione e 300mila tra giugno e agosto.
Insomma, sfatiamo il mito che in estate il mercato del lavoro sia fermo e non meriti la nostra attenzione.
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