Cercare un lavoro, inviare cv e ricevere una chiamata per un colloquio: sono passaggi essenziali ma non sufficienti. La selezione, infatti, ci deve trovare pronti a essere assunti. Per questo c’è un’unica chance: superare il colloquio.
È un momento di tensione e potenzialmente pieno di imprevisti, ma non possiamo considerarlo un foglio bianco. C’è bisogno di una dettagliata e precisa preparazione. E, se possibile, bisogna poter chiedere consigli a chi lo fa di mestiere. Perché? Perché solo così si potrà iniziare a tracciare qualche segno su quel foglio bianco. E un segno dopo l’altro il sentiero sarà più chiaro, sapremo dove sono le buche dove non mettere il piede o quali sono le rocce a cui aggrapparsi durante la salita impervia.
Partiamo, allora, dal segnare alcune buche lungo la strada.
Quali sono le domande che potrebbero farti lo sgambetto durante il colloquio?
- «Che rapporti aveva con il suo ultimo capo? E con i colleghi? E con i collaboratori?»
- «Perché sta cercando un nuovo lavoro?»
- «Qual è il suo stipendio? Non le sembra un po’ troppo elevato? O non le sembra un po’ basso per l’esperienza fatta e per la sua età?»
- «Perché vuole lavorare con noi?»
- «Che descrizione darebbe di sé?»
A ognuna di queste domande risponde la Guida di INTOO che qui puoi scaricare.
E, in particolare, una delle consulenti INTOO, Paola Marongiu, consulente di carriera, ci suggerisce quali sono le rocce che potrebbero salvarci da una rovinosa caduta.
A lei abbiamo chiesto:
- Come ci si prepara a un colloquio?
- Come ci si comporta durante un colloquio?
- Come si rilancia la discussione?
- Come si replica al recruiter che si sta avviando alla conclusione del dialogo?
Non si tratta di dettagli, ma di un appiglio concreto.
Non inciampare, allora, e preparati. Registrati e scarica subito la Guida “I 4 Pilastri per la tua Carriera”.