È la festa della mamma. E allora non lesiniamo gli auguri a chi non lesina mai il suo impegno, soprattutto se è una mamma che lavora.Sì perché la mamma che lavora la riconosci subito, ha la testa in mille cose e l’agenda fittissima di appuntamenti disparati: la piscina del piccolo, la conference call con il cliente americano, la festa di compleanno a cui accompagnare la grande, un to-do infinito su post-it volanti e sull’agenda del telefono.
Auguri mamma. A te che ce la fai e a te che pensi di non farcela più.
Perché il lavoro alle volte è una scelta, alle volte è un’opzione obbligata. Per tutte è un percorso delicato, che attraversa fasi diverse. In inglese c’è una parola chiave che descrive tutto questo: work-life balance. Che in italiano si traduce: camminare sulle uova.
Sì perché “equilibrio” non rende bene l’idea di una persona che prova a mettere il 100% di se stessa in tutto quello che fa, ma fa tante cose, e oltre il 100% non può andare.Soprattutto in quel momento particolare che è il rientro dalla maternità. Un bimbo piccolo lasciato ai nonni o all’asilo nido e la testa che corre sempre lì, le mani che vanno alla galleria immagini dell’I-phone.Al lavoro non è facile perché nulla è come l’avevi lasciato. Il posto di lavoro non è più lo stesso, perché il tempo è passato e le circostanze si sono modificate, tanti fatti sono avvenuti in tua assenza e tu devi ritrovarne il bandolo.
E poi sei cambiata tu.
Sei cambiata: ora sai che puoi gestire la tua vita e anche una creaturina che non può stare senza di te. E se puoi crescere qualcosa di così sacro come una vita, puoi affrontare anche una transizione lavorativa.Il tuo reinserimento positivo e proattivo è un valore per l’azienda e per te stessa. Non farti spaventare dalla nuova condizione. Si può continuare sulla “vecchia” strada, ma anche prendere in considerazione un ri-orientamento del percorso professionale. Cosa ci sarebbe di male?L’importante è mantenere una visione d’insieme. La bussola del cambiamento dovrà avere un “nord” chiaro, cioè la valorizzazione e il perpetuo aggiornamento delle competenze.Continua a investire su te stessa, come lavoratrice e come mamma, come persona nella sua globalità.C’è un asso nella manica che hanno tutte le mamme: la straordinaria capacità di ottimizzare il tempo, di renderlo “di valore”. In questo senso, perché non valutare l’home working per alcune giornate? Il lavoro agile consente di gestire al meglio il nuovo work-life balance.
Auguri mamma!
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