Nata e cresciuta in Colombia, Nathalia Ramirez si trasferisce in Italia circa vent’anni fa dove si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Da allora le giornate si riempiono con un lavoro dopo l’altro, fino all’arrivo della prima crisi nel 2009 e, ora, di quella dettata dal Covid19.
Le richieste rallentano e il bisogno di trovare il proprio posto sul mercato riaffiora. È così che Nathalia si rivolge a INTOO. Ed è così che in piena pandemia non solo trova lavoro, ma molto di più: trova quel che stava cercando da tempo.
Che impatto ha avuto la pandemia da Covid19 sul suo lavoro?
Sono stata architetto per dodici anni in diversi studi, sempre in qualità di libera professionista; è difficile che nel nostro settore si stringa un diverso rapporto contrattuale, ma non avevo mai avvertito un problema in questo finché, nel 2009, i primi scossoni della crisi me ne hanno fatto avvertire la precarietà.
Lo scorso inverno il Coronavirus ha reso palese tutta la fragilità di un mestiere già messo a dura prova dalla crisi immobiliare. A gennaio lo studio in cui stavo lavorando mostrava chiare difficoltà e prevedevo che ci sarebbe stato un taglio del personale. Io ero molto preoccupata. In un dialogo a casa di mia sorella, il suo compagno mi ha parlato di INTOO e del percorso che lui stesso aveva fatto come supporto alla carriera. Mi ha suggerito di mettermi in contatto con loro: “Se vuoi vedere prospettive diverse dal tuo percorso attuale, devi farti aiutare – mi diceva –. Magari puoi iniziare a conoscere altri settori in cui le tue competenze possono servire”. Era tutto vero. Avevo percorso una strada lineare fino a quel momento e non riuscivo a vedere che altro avrei potuto fare.
Così si è rivolta subito a INTOO?
Ho aspettato la conferma ufficiale della disoccupazione, cioè quando a marzo – in piena pandemia – lo studio ha lasciato a casa gran parte del personale, me compresa. Mi sono ritrovata ad affrontare il lockdown senza un lavoro e ho realizzato che quello poteva essere il momento “favorevole” per mettermi in gioco. Devo essere sincera: quando ho capito che, a causa delle regole Covid, non sarebbe stato possibile incontrare in presenza il tutor INTOO, ero molto scettica sull’efficacia di un percorso virtuale. Mi sembrava un tema troppo delicato per non lavorarci di persona… Ma il mio consulente mi ha tranquillizzata perché avrei potuto fermarmi in qualsiasi momento, se non fossi stata soddisfatta. Abbiamo quindi iniziato, verificando passo per passo se e come andare avanti, e sono giunta con convinzione alla fine del percorso proposto: era proprio quello che stavo cercando.
E cosa ha scoperto?
I moduli sono molto impegnativi, richiedono il pieno coinvolgimento della persona. Si inizia dall’analisi del background, si passa poi ai ruoli svolti e al bilancio delle competenze acquisite. Attraverso questa modalità, sono emersi molti elementi di lavoro rispetto alle mie competenze che difficilmente avrei potuto identificare in autonomia.
Il tutor è stato essenziale, così come il lavoro che mi ha suggerito di svolgere da sola e verificare insieme. È così che ho messo a fuoco che tra le mie aspirazioni non c’era solo il tipo di lavoro che già svolgevo, ma anche un rapporto contrattuale stabile in una grande azienda; naturalmente ero consapevole che questo avrebbe voluto dire passare dalla pura progettazione ai servizi generali (come la manutenzione dei palazzi, ad esempio).
Quali risultati sono emersi?
È stato un lavoro importante, che ha richiesto costanza: circa una volta a settimana mi collegavo con il tutor e, avendo molto tempo a disposizione, sviluppavo poi quel che mi suggeriva. Abbiamo riformulato il mio curriculum e mi ha aiutato a preparare i colloqui, mostrandomi come presentarmi per risultare meglio allineata alla job description e avere maggiori possibilità di centrare l’obiettivo.
Uno degli esercizi più utili, per me, è stata la compilazione di moduli in cui mettere a fuoco le mie competenze e realizzazioni. Ne ho avuto conferma quando, a fine giugno, mi sono candidata per una posizione di architetto ai servizi generali per una multinazionale. Mi sono proposta rispondendo a un annuncio on line per il quale sono stata contattata da un head hunter.
Dopo solo qualche giorno stavo sostenendo il primo colloquio; dopo la seconda interview non solo mi hanno offerto la posizione, ma mi hanno proposto un contratto a tempo indeterminato… non riuscivo a crederci. Ora faccio un lavoro completamente diverso rispetto a prima, ma sono contenta perché cercavo una sicurezza e l’ho trovata. Ed è tutta un’altra vita.
Questa è la storia di Nathalia, libera professionista per vent’anni, che oggi, grazie a INTOO, può raccontare una fine e un lieto inizio.